tour in
mongolia
tabula rasa elettrificata
7 - 18 luglio 2025
«densamente spopolata è la felicità»
Questo itinerario è un’esplorazione insolita della Mongolia centrale, con mezzi sovietici UAZ 4x4 e una tratta in treno. A ispirarlo sono le atmosfere del viaggio che Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti dei C.S.I. fecero in Mongolia nel 1996, sfociando tra gli altri nel leggendario album Tabula Rasa Elettrificata, uscito l’1 settembre 1997.
«Raccontami Ongii che scorri
Incessante preghiera che mormora al cielo»
- Ongii, in Tabula rasa elettrificata, Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.), 1997
Lunghe incursioni in 4x4, tra pigre cittadine di provincia e remoti accampamenti di ger, ci porteranno dalle cattedrali di pietra al limitare del deserto del Gobi fino alle piane industriali degli anni del socialismo delle steppe, tra mosaici e città pianificate dell’era della Repubblica Popolare Mongola, uno stato in tutto e per tutto allineato all’URSS pur non avendone de iure mai fatto parte. Schiacciata tra Siberia e Cina, la Mongolia contemporanea si fa strada tra importanti sfide sociali ed ecologiche, riscrivendo la propria identità post-socialista all’insegna della rinascita di spiritualità e tradizioni millenarie.
Oscillando tra l’aria densa di silenzi e l’eco dei gong dei suoi monasteri buddisti, sospesi tra la Mongolia reale e immaginata, questo viaggio è tanto un’avventura quanto un sogno. La visiteremo nel periodo di alta stagione del naadam, una festività mongola di mezza estate diffusa in tutto il Paese caratterizzata da giochi tradizionali e considerata la seconda olimpiade più antica al mondo, databile a circa tremila anni fa.
La Mongolia è un Paese che conosce già il turismo ma dalle infrastrutture ancora molto spartane: il nostro è un viaggio avventuroso che richiede un grande spirito di adattamento. Le lunghe distanze coperte, la semplicità delle sistemazioni in ger o in piccole guesthouse e la scelta alimentare fortemente limitata saranno ripagate da paesaggi sconfinati, esperienze indimenticabili e la inimitabile tenerezza dei popoli delle steppe.
Citazione nel titolo da Bolormaa, Tabula rasa elettrificata, 1997.
che atmosfera ha un nostro tour in mongolia
«Al principio era il verbo al principio era Pravda
E prima del principio era vanto dei Mongoli
Che una vergine sola sopra un carico d'oro
Traversasse indenne i domini del Khan»
- Radio Kabul, in Socialismo e Barbarie, CCCP - Fedeli alla linea, 1987
L’itinerario segue un giro antiorario a raggiera con centro Ulaanbaatar. Inizieremo con un’esplorazione del bacino industriale del nord, ricchissimo di patrimonio socialista e assolutamente non turistico, dove la Mongolia si confonde con le atmosfere della vicina Repubblica di Buriazia, alternando distese di condomini sovietici ugsarmal a mistici monasteri buddisti. Scenderemo poi progressivamente verso sud-est e ancora verso sud, allontanandoci dai grandi centri abitati, per abbracciare l’infinità delle steppe mongole, delle sabbie e dei deserti. Percorreremo una tratta in treno della leggendaria ferrovia Transmongolica e continueremo l’esplorazione in UAZ 4x4 sovietici attraverso paesaggi lunari, catene montuose e formazioni rocciose tra le più spettacolari dell’intera Mongolia. Quei paesaggi sconfinati sono la quintessenza della cultura mongola, che evolve rimanendo uguale a se stessa abitando questi spazi da migliaia di anni. Dopo un lungo rientro a Ulaanbaatar, dedicheremo un’ultima giornata alla capitale e alle sue sconfinate distese di quartieri-ger ai confini della città, che esploreremo con una ONG locale.
Grazie a Gianluca Pardelli e Patrick Schneider per la gentile concessione di alcune foto.
Il tour in mongolia breve
La Mongolia è un Paese straordinario, profondamente immaginifico, ma che richiede molti sacrifici - i climi estremi, il cibo semplice, i ritmi intensi e i pochi comfort. Ripagherà con incontri leggendari, atmosfere eterne e paesaggi sconfinati che vi sembrerà d’essere i primi a calpestare. A dirla tutta, la Mongolia è più un luogo interiore. Ci soffermeremo un po’, senza calpestarlo troppo a lungo perché l’erba ricresca dopo il nostro passaggio, come una ger coi suoi cavalli accarezzano le steppe. Ogni estate, da migliaia di anni.
Partecipanti: minimo 7, massimo 12
Intensità viaggio: 5/5
In viaggio con gianluca pardelli
Fotografo, autore, viaggiatore e mastro burattinaio dietro Soviet Tours.
Vive a Berlino. Parla russo e pure qualche altra lingua.
Ha dedicato la sua esistenza all'ex Unione Sovietica.
Non se n’è ancora pentito. Nonostante tutto.
In viaggio con eleonora sacco
Eleonora Sacco è una viaggiatrice esperta di ex Unione Sovietica.
Autrice di Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici, di Socotra. Viaggio sentimentale in un’isola impossibile e dei podcast Cemento e Kult, dal 2019 disegna viaggi nei Balcani, in Caucaso e Asia Centrale. Ha vissuto e lavorato come guida a Socotra, in Yemen. Dal suo sito Pain de Route, nel 2023 fonda Kukushka Tours. Di formazione linguista, parla fluentemente inglese, russo e comunica a livello bazaar nelle lingue più improbabili, dall’arabo al georgiano.
Di lei una volta hanno detto «Eleanora, she likes to communicate».
Itinerario
0 6/7 partenza dall’europa
Partenza libera per Ulaanbaatar*
*Suggeriamo il volo diretto molto comodo per Ulaanbaatar da Francoforte con MIAT, in partenza alle 14.20 del 6/7 e in arrivo alle 5.10 ora locale mongola. Ci sono anche altre opzioni, come Turkish Airlines via Istanbul.
1 7/7 Сайн байна уу, Улаанбаатар!
Incontro all'aeroporto internazionale Chinggis Khaan e trasferimento in hotel a Ulaanbaatar incluso, per un po’ di riposo dopo il lungo volo dall’Europa.
Intera giornata dedicata al patrimonio socialista di Ulaanbaatar, nota come Ulan-Bator, cioè eroe rosso, ai tempi in cui la Repubblica Popolare Mongola era allineata all'URSS.
Scandaglieremo la capitale mongola come da dentro un album dei C.S.I., dedicandoci ai suoi gioielli modernisti che in pochi conoscono. Ulaanbaatar vi sorprenderà, tra hotel sovieticissimi, bassorilievi rivoluzionari dell'ex Museo Lenin, colonnati in stile staliniano dell'Università Nazionale della Mongolia e la consueta quota di monumenti, mosaici e vaste distese di ugsarmal, la versione mongola dei palazzi a più piani sovietici.
Notte a Ulaanbaatar.
2 8/7 «Unità di produzione»
Partenza da Ulaanbaatar al mattino presto in direzione Darkhan, una città pianificata archetipicamente socialista costruita con un'ampia assistenza economica da parte del Comecon.
Darkhan è un vero e proprio paradiso perduto sovietico - una miniera di mosaici, fabbriche decadenti e architetture mastodontiche.
Tappe di rito anche al mercato locale e una visita al Kharagiin Khiid, un monastero buddista situato nel quartiere più antico della città.
Notte a Darkhan.
3 9/7 monaci e minatori
Partenza verso ovest per Erdenet, la seconda città più grande del Paese, capitale dell'aimag di Orkhon e importante centro dell'industria mineraria mongola.
Sulla strada per Erdenet faremo una deviazione verso il famoso monastero di Amarbayasgalant, un luogo di culto di grande suggestione. Fu fondato tra il 1727 e il 1737, parzialmente distrutto per ordine del rivoluzionario rosso mongolo e leader dell'MPR Khorloogiin Choibalsan nel 1937 e infine ricostruito dopo il 1975.
Una volta a Erdenet, oltre alle consuete gemme sovietiche sparse per la città, faremo un salto al museo minerario locale, situato all'interno del Palazzo della Cultura della città, anch'esso un'istituzione sovietica per eccellenza.
A metà degli anni '80, più del 50% degli abitanti di Erdenet erano sovietici e lavoravano come ingegneri o minatori.
Notte a Erdenet.
4 10/7 dove nasce un impero
Da Erdenet ci sposteremo finalmente a sud, lasciandoci alle spalle il bacino industriale mongolo con la sua eredità sovietica e dedicandoci ai paesaggi e ai capisaldi della cultura locale, tenendoci ben lontani dai cliché.
Destinazione la tranquilla città di provincia di Kharkhorin: dall'aspetto attuale della città non si direbbe, ma un tempo era la capitale del grande impero mongolo sotto Ogedei Khan.
Tra paesaggi mozzafiato, attraverseremo villaggi remoti e insediamenti di ger (in Mongolia le yurte si chiamano così). Lasciare la strada asfaltata ci farà abbracciare quel senso di avventura senza fine che aleggia in tutto il Paese.
Una volta arrivati a Kharkhorin, visiteremo Erdene Zuu, il primo monastero buddista sopravvissuto in Mongolia, e il Monumento agli Stati Mongoli, dall'aspetto vagamente socialista.
Se il tempo lo permette, faremo anche un salto al monastero di Shankh per sperimentare la vita monastica reale nella Mongolia rurale.
Notte a Kharkhorin.
5 11/7 «Latte carne sangue nutrimento offerta al tempio»
Anche oggi faremo una pausa dal fil rouge sovietico del nostro viaggio e ci godremo un’esplorazione in 4x4 nella Valle dell'Orkhon, un vero giardino dell’Eden fatto di prati ondulati, dolci pendii e ruscelli che scorrono lenti.
La Valle dell'Orkhon è stata inserita dall'UNESCO nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità in quanto incarna lo sviluppo di tradizioni pastorali nomadi che abbracciano più di due millenni. Non c’è luogo migliore in Mongolia per immergersi nella cultura locale mentre si galoppa nella bellezza abbacinante dei suoi paesaggi.
Immancabile una piccola escursione a cavallo (facoltativa) e una tappa in una sovieticissima casa della cultura.
Notte a Kharkorin.
6 12/7 SABBIE NASCOSTE
Transfer da Khorkorin alla Riserva Naturale di Khogno Khan, che ospita una straordinaria duna di sabbia chiamata Elsen Tasarkhai.
Elsen Tasarkhai fa parte delle grandi dune di sabbia della Mongolia e si estende per circa 80 km. Lo scenario è una perfetta combinazione di deserto, montagne all’orizzonte, fiumi e prati verdi.
Una delle principali attrazioni di quest'area è il monastero di Uvgun, costruito nel XVII secolo da San Zanabazar, che fu un grande scultore e il più grande rappresentante del buddismo in Mongolia.
Notte nella Riserva Naturale di Khogno Khan.
7 13/7 transmongolica
Da Khogno Khan torneremo a Ulaabaatar per prendere il treno delle 16:40 per Choir.
Tagliare la Mongolia in treno è un'avventura a sé stante e un qualcosa che non poteva mancare nel nostro tour.
Lungo la Transmongolica, ramo sud della Transiberiana che collega le rive del lago Bajkal con Pechino attraverso le steppe mongole e il Gobi, lasceremo scorrere i paesaggi fuori dal finestrino seduti a fianco di pendolari, pastori e famiglie mongole in vacanza, tra dolcetti condivisi, risate e shot di vodka russa alle sei del pomeriggio che sarà difficile rifiutare.
Notte a Choir.
8 14/7 come antiche città
Visita sovietica di prima mattina a Choir, una città ultra-nostalgica piena di monumenti e memoriali di un'epoca passata di utopie infrante, tra cui una statua futuristica che commemora Jügderdemidiin Gürragchaa, il primo cosmonauta mongolo.
Da Choir proseguiremo poi verso le falesie di Tsagaan Suvarga, dalle tonalità; ai loro piedi sorge una distesa di colline multicolori, un'incredibile tavolozza naturale con la vista della steppa all'orizzonte. Questa profonda fenditura che taglia il territorio da est a ovest era un tempo sommersa, probabilmente non dall'antico mare che occupava l'attuale area del Gobi, ma dalle acque dei fiumi. Da lontano le formazioni calcaree di Tsagaan Suvraga, alte fino a 30 metri, evocano le rovine di un'antica città, che ci verrà voglia di esplorare a piedi, con la luce del tramonto o sotto una stellata.
Notte nei pressi di Tsagaan Suvarga.
9 15/7 scogliere nel deserto
Inizierà con la giornata di oggi il nostro lento ritorno verso nord via Mandalgovi, un placido agglomerato urbano ai margini del deserto del Gobi, per poi dirigerci verso est, tra le formazioni rocciose ultraterrene in granito di Ikh Gazriin Chuluu, una delle meraviglie naturali più affascinanti dell’intera Mongolia, che si estendono da ovest a est per oltre 20 chilometri. Questo monumento naturale in pietra raggiunge un'altezza massima di 1.706 metri.
Notte nei pressi di Ikh Gazriin Chuluu.
10 16/7 IL GRANDE CONQUISTATORE
In questa giornata ci aspetta un lungo trasferimento verso la capitale, ma non disperate: prima di rientrare nel caos di Ulaanbaatar, faremo un'ultima deviazione a Tsonjin Boldog per ammirare il monumento equestre a grandezza naturale eretto in onore del più grande conquistatore della storia dell'umanità: l'unico e solo Temüjin, più conosciuto con l'appellativo di Gengis Khan.
Notte a Ulaanbaatar.
11 17/7 migliaia di ger
Un'ultima giornata intera a Ulaanbaatar per scoprire un lato nascosto della città, i cosiddetti quartieri ger. Ci concentreremo sul quartiere di Sukhbaatar, dove - accompagnati da una ONG locale - ci avventureremo nella “città di feltro” di Ulaanbaatar e incontreremo le persone che abitano le aree ger: un'esperienza immersiva per scoprire l'accattivante incrocio in cui il patrimonio nomade si intreccia con la moderna vita urbana.
Pomeriggio libero per gli ultimi acquisti e gran cena finale in uno dei tanti deliziosi ristoranti coreani della capitale - di cucina mongola ne avremo avuta abbastanza ;)
Notte a Ulaanbaatar.
12 18/7 ADDIO ALLE STEPPE!
Dopo un'ultima colazione mongola, insieme ci occuperemo del vostro trasferimento all'aeroporto internazionale di Chinggis Khaan. Volo consigliato: MIAT in partenza per Francoforte alle 10.10 di mattina.
Fine del tour.
Il programma non è vincolante e potrebbe variare anche significativamente per cause di forza maggiore (es. maltempo, chiusure inaspettate e altri imprevisti).
In questa come nelle altre destinazioni dove organizziamo i tour l'imprevedibilità è la norma: trovare un museo chiuso, dover cambiare strada per lavori in corso o una fermata dell'autobus sovietica distrutta non è una rarità e spesso non possiamo prevederlo in anticipo.
I viaggi che organizziamo sono avventure fuori dai circuiti classici del turismo e vanno vissute come tali, accogliendo gli imprevisti come opportunità.
2490€
La quota include
Autisti e UAZ 4x4 privati che ci copriranno tutti gli spostamenti principali menzionati nel programma, dal giorno 2 al giorno 11
I transfer da/per l’aeroporto per i voli consigliati
Il biglietto del treno per la tratta ferroviaria Ulaanbaatar - Choir
Tutti gli ingressi a musei, parchi o siti
Tutti gli alloggi dalla notte del giorno 1 a quella del giorno 11 inclusi (11 notti)*
Tutte le colazioni
Tutti i pranzi e le cene eccetto a Ulaanbaatar
*nelle zone rurali, la sistemazione sarà in yurta condivisa con bagno in comune, una soluzione estremamente spartana per cui richiediamo forte adattabilità. Nei centri urbani, gli alloggi saranno in stanza doppia con bagno privato.
Il nostro valore aggiunto:
Tutte le spese, gli approfondimenti e la presenza h/24 di Gianluca Pardelli e Eleonora Sacco, dal giorno 1 al giorno 13
Tutte le spese e l’accompagnamento delle guide locali Kukushka
L’assistenza remota h/24 di Kukushka, in caso di necessità
La quota non include
I voli aerei
Non sappiamo da che città vorrai partire o se vorrai aggiungere al tour qualche giorno di esplorazione in autonomia, cosa che consigliamo sempre. Ti aiuteremo però a scegliere la sistemazione voli più conveniente per te.L’assicurazione sanitaria
Consigliamo Allianz, Europassistance e IATI.L’assicurazione annullamento viaggio, che è consigliata.
Alcune assicurazioni sanitarie offrono anche l’opzione annullamento, per esempio IATI e Europassistance.Pranzi e cene ad Ulaanbaatar
In Mongolia i pasti sono molto economiciEventuali mance
In Asia Centrale si usa lasciare una mancia alla guida e al driver. Suggeriamo 30-50€ a persona da suddividere tra autisti e guida.Tutto quanto non specificato ne "Il viaggio include"
Condizioni
Acconto: 300€ al momento della conferma di prenotazione
Saldo: entro 60gg dalla partenza
Kukushka è una linea viaggi di Soviet Tours.
Il programma riportato in questa pagina corrisponde a un viaggio prodotto, organizzato e gestito in ogni suo aspetto da Soviet Tours di Gianluca Pardelli Einzelunternehmen (Glogauer Straße 32 – D-10999 – Berlin – GERMANIA – tax ID 14/466/02688 – VAT Nr. | USt-IdNr. DE326964370). I dettagli del viaggio sono riportati su questo sito in nome e per conto di Soviet Tours, referente per le adesioni e il pagamento dei servizi di seguito riportati.
I termini e condizioni del servizio sono qui in italiano oppure qui in inglese.
Vi consigliamo caldamente di stipulare una polizza di annullamento viaggio che copra il vostro annullamento del viaggio per cause esterne.
Consigliamo Allianz, Europassistance e IATI, a cui siamo affiliati e abbiamo un 5% di sconto. Tutte e tre le compagnie offrono anche la polizza annullamento viaggio, che in alcuni casi va stipulata in concomitanza con la prenotazione e/o con l’acquisto del volo aereo.
info utili
Necessario il passaporto con validità residua di 6 mesi all’ingresso, potrebbe essere accettato anche con soli 3 mesi di validità residua
Dal 2023 e fino alla fine del 2025, l’Italia è tra i 34 Paesi esentati dall’obbligo di visto all’arrivo. Per le altre nazionalità vi chiediamo gentilmente di verificare presso i siti dei propri ministeri degli esteri.
Fuso orario: nelle aree della Mongolia che visiteremo, il fuso orario è GMT +8, cioè +6h rispetto all’Italia quando da noi è in vigore l’ora legale
Le informazioni più aggiornate sono sempre su Viaggiare Sicuri e su UK Travel Advice
Requisiti
Il viaggio è aperto a tuttы, senza alcuna discriminazione o limiti di età, ma non è adatto ai bambini.
Ciò che ci unisce è la sete di conoscere attraverso l’esperienza, la voglia di immergersi fino in fondo in culture diverse, la capacità di mettere da parte i propri pregiudizi e le proprie paure per ascoltare l’altro per davvero.
Sono poche cose, ma radicali.
I nostri tour hanno ritmi intensi ma sono mediamente confortevoli: abbiamo minivan o mezzi 4x4 (a seconda del viaggio) a nostra disposizione, per ottimizzare i tempi e darci larga flessibilità in termini di deviazioni, visite, soste.
Tendenzialmente alloggiamo in piccoli hotel e guesthouse familiari (a seconda della destinazione), con stanze doppie con bagno privato. A volte, nelle zone remote, le stanze potrebbero essere multiple e i bagni in comune, come nel caso dei pernottamenti in yurta o ger. È richiesta forte adattabilità su questo aspetto.
Le nostre guide locali parlano inglese, più raramente italiano. Una conoscenza basica dell’inglese o del russo è molto utile, anche se non fondamentale: i nostri tour sono sempre coordinati da madrelingua italiano che parlano anche inglese e una o più lingue locali.
Per i pasti, solitamente ci organizziamo con pranzi veloci e senza pretese, e cene più tranquille in trattorie, ristoranti o in guesthouse.
Necessari:
Profondo rispetto e interesse per la cultura che incontreremo.
Flessibilità e adattabilità: uscire dalla propria zona di comfort è un valore.
Comprensione del contesto: viaggiamo lontano e molto lontano dall’Italia, dove cose per noi scontate lì non lo sono.
Curiosità: chiedete, ascoltate, interagite
Socialità: vivremo ogni esperienza come gruppo unito. Ogni persona contribuirà a rendere il viaggio unico con i suoi interessi, le sue conoscenze e la sua personalità.
Cosa portare:
Vestiti comodi, sia caldi sia leggeri, perché attraverseremo climi diversi
Scarpe comode o scarponcini con suola con buona presa sul terreno
Uno zaino o borsone con spallacci, i trolley non sono assolutamente adatti a questo tour
Una torcetta frontale da noi sempre amatissima, sia mai che finiamo a campeggiare in cima a un monte sotto una stellata ♥
Poco bagaglio, per rendere più fluidi gli spostamenti
Una lista dettagliata di tutto il necessario verrà inviata al gruppo prima della partenza.
Info voli
Consigliamo i voli diretti della compagnia di bandiera mongola MIAT da/per Francoforte sul Meno o Istanbul, che sono città ben collegate con tutta Europa.