1 25/04 GAMARJOBA, SAKARTVELO! გამარჯობა საქართველო!

• Arrivo a Tbilisi*

• Transfer dall’aeroporto in autonomia

• Accoglienza con Arianna Cerea alle 18.00 in hotel per il briefing iniziale

• Prima esperienza d’edonismo con una cena georgiana come si deve, nel nostro posto preferito in città

• Notte a Tbilisi

*Vi incoraggiamo a venire anche qualche giorno prima per esplorare in libertà. Il ritrovo, flessibile, rimane sempre al tardo pomeriggio di venerdì. Il tour vero e proprio inizia al mattino del 26/04.

2 26/04 I MILLE SPECCHI DI TBILISI

• Incontro con la guida locale

• Tour a piedi del centro storico di Tbilisi fuori dai sentieri battuti, tra gli antichi sfarzi del centro culturale più importante dell’intero Caucaso e le moderne devastazioni urbane dell’epoca postsovietica.

• Dopo pranzo, incontro con il driver

• Il pomeriggio sarà interamente dedicato alle gemme architettoniche sovietiche che le menti eclettiche georgiane hanno donato alla città durante gli anni ‘70 e ‘80. Grandi sogni abortiti, edifici che sfidano la forza di gravità, blocchi in cemento ispirati alle architetture tradizionali in legno della Georgia occidentale e ovviamente mosaici e bassorilievi mastodontici.

• Notte a Tbilisi

3 27/04 LA STRADA MILITARE GEORGIANA

• Partenza presto da Tbilisi per Stepantsminda (Kazbegi), lungo la leggendaria strada militare georgiana

• Tappa al monastero di Jvari a Mtskheta, patrimonio UNESCO

• Faremo qualche tappa sovietica lungo il percorso e ci fermeremo al passo di Jvari (2395m), un luogo di un’importanza fondante per la geopolitica antica e moderna della regione. Sul passo ‘della croce’ si trova l'ormai amaro Monumento sovietico dell’amicizia tra Russia e Georgia, un controverso simbolo celebrativo delle prime penetrazioni russe in Transcaucasia nel 1783 e oggi sfondo colorato per i selfie dei turisti provenienti dal Golfo.

• Oltre i picchi che circondano il passo, si trova l’Ossezia del Sud, regione separatasi dalla Georgia nel 1991 con una sanguinosa guerra, mentre la Federazione Russa si trova a meno di 40km oltre il valico di Dariali - nome georgiano che deriva dal persiano dar-e-Alan, ‘la porta degli Alani’, cioè gli osseti.

• Camminata facoltativa di 1h per raggiungere la piccola chiesa di Tsminda Sameba di Gergeti, che sorge ai piedi dell’imponente monte Kazbek, un vulcano spento che segna il confine tra Georgia e Federazione russa dall’alto dei suoi 5054m. Servizio taxi 4x4 extra disponibile

• Notte a Tbilisi

4 28/04 terre d’esilio

• Partenza al mattino presto per l’esplorazione di due regioni ancora poco conosciute in Georgia: Kvemo Kartli e Samtskhe-Javakheti.

• Quando questi territori aridi e stepposi tracciavano la frontiera dell’Impero russo con l’Impero persiano, gli zar deportarono e insediarono minoranze provenienti da vicino e lontano, per ripopolare i territori devastati dalle incursioni persiane - l’ultima, immensa, rase al suolo anche Tbilisi nel 1795. Spazi immensi, roventi d’estate e gelidi in inverno, ospitarono, decennio dopo decennio, eretici deportati dalla Germania, minoranze religiose scappate dall’Ucraina, armeni in fuga dal genocidio dei Giovani Turchi, greci ortodossi, ma di lingua turca, rifugiatisi nell’Impero russo per sfuggire all’avanzata ottomana, e ancora georgiani dell’alta Agiara, di fede musulmana, che hanno ritrovato una casa dopo averla persa nei disastri ambientali.

• Apritevi a luoghi piccoli in paesaggi meravigliosi, che hanno storie incredibili da raccontare.

• Notte a Tbilisi

5 29/04 i deserti degli eremiti

• Partenza in Delica (minivan 4x4) per esplorare le zone desertiche del Kakheti meridionale, di nuovo completamente fuori dalle rotte turistiche.

• Attraverseremo i villaggi azeri estremamente conservatori dell'Est, guideremo fuori tracciato, a caccia di piccoli eremi e grotte medievali affrescate nelle distese dove i pastori del Tusheti portano le greggi a svernare. Si tratta di siti per nulla turistici, da esplorare con spirito d'avventura e con qualche breve tratto ripido fuori sentiero. Necessari scarponi da montagna alti.

• Faremo un picnic a bordo fiume, circondati da calanchi spettacolari e vallate fiorite.

• Notte a Dedoplistskaro o dintorni

6 30/04 MOSAICI, ROCCHEFORTI E VIGNETI

• Da Dedoplistskaro, con il nostro minivan cercheremo le tracce degli avamposti cosacchi e dei villaggi molokani dei territori di frontiera. Aerei sovietici abbandonati, monasteri medievali circondati da vigneti, mosaici e mastodontici memoriali sovietici: una giornata intensa di esplorazione della valle dell'Alazani, risalendo pian piano verso nord.

• Notte a Telavi

7 01/05 ASSALAMU 'ALAYKUM, PANKISI!

• Con ritmi più rilassati, esploreremo i dintorni di Telavi con tappe più classiche, come l’immenso monastero di Alaverdi e il mercato di Telavi, di gran lunga il migliore per comprare i churchkhela freschi, il miglior snack ipercalorico georgiano naturale, a base di succo d’uva rappreso e noci.

• Tappa ad Akhmeta per fare l’ultima incetta di mosaici sovietici, prima di addentrarci, inseguendo le sorgenti dell’Alazani, in Pankisi - la splendida valle del Grande Caucaso dove abita il popolo kist, minoranza cecena della Georgia.

• Approfondimento sulla valle di Pankisi e sulla sua storia recente a cura di Arianna Cerea

• Notte a Jokolo in guesthouse tradizionale

8 02/05 PER BOSCHI, IN TIANETI

• Tour culturale con guida kist dei luoghi fondanti della loro comunità, dalla moschea vecchia di Duisi, dove le donne praticano ancora il rito di preghiera sufico zikr, a piccole chiese affrescate, ponti ballerini, splendide balconate in legno intagliato e antichi cimiteri sufi.

• Dopo pranzo, partiremo per le zone di bassa montagna del Tianeti, quintessenza della Georgia montana rurale, in un lento ritorno verso Tbilisi.

• Salutiamo il nostro fidatissimo driver

• Notte a Tbilisi

9 03/05 SALUTI E CUORI SPEZZATI

• Tempo libero con Arianna a disposizione fino alla ripartenza

• Baci, abbracci e cuori spezzati

• Transfer per l'aeroporto di Tbilisi in autonomia

• Alla prossima!

Il programma non è vincolante e potrebbe variare anche significativamente per cause di forza maggiore (es. maltempo, chiusure inaspettate e altri imprevisti).

In questa come nelle altre destinazioni dove organizziamo tour l'imprevedibilità è la norma: trovare un museo chiuso senza preavviso, dover cambiare strada per lavori in corso o una fermata dell'autobus sovietica distrutta non è una rarità. Facciamo del nostro meglio, ma spesso non è possibile saperlo in anticipo.

I viaggi che organizziamo sono avventure fuori (e molto fuori) dai circuiti classici del turismo e vanno vissute come tali, accogliendo gli imprevisti come opportunità.