tour in
mangystau e karakalpakstan

i grandi deserti dalle rive del caspio al lago d’aral

7 - 19 giugno

Сәлем, Қазақстан! Sálem, Qaraqalpaqstan!

Questo itinerario è dedicato al Mangystau, una regione del Kazakistan occidentale, e al Karakalpakstan, una repubblica autonoma all’interno dell’Uzbekistan occidentale. Due regioni diverse ma accomunate da distese assolate a perdita d’occhio, dalla cultura nomade, dai villaggi dall’aria postapocalittica e dalle gemme sovietiche nascoste. L’itinerario è una spedizione 4x4 che inizia ad Aktau, esplora gli avamposti lungo le rive del Caspio, per poi spingersi in Mangystau, lungo il fondale di quello che era, milioni e milioni di anni fa, l’Oceano di Tetide. Dopo aver valicato la frontiera nel deserto con il Karakalpakstan (Uzbekistan), l’esplorazione continua sull’altopiano di Ustyurt, fino a raggiungere le rive di quello che rimane dell’immenso e oggi in larga parte prosciugato lago d’Aral. Dopo una tappa a Nukus, capitale della repubblica autonoma, e un’esplorazione di alcuni spettacolari siti della Corasmia, il tour finisce nella piccola Khiva, con le sue possenti mura fortificate.

L’Asia Centrale è una regione ancora poco abituata al turismo e con infrastrutture spartane: questo è un viaggio molto avventuroso che richiede grande spirito di adattamento. Vi ripagheranno paesaggi spettacolari, ospitalità calorosa e una tenerezza spiazzante.

Che atmosfera ha un nostro tour in mangystau e karakalpakstan

Osservando la mappa, lo sguardo si perde tra isole che affiorano dall’acqua per pochi metri, residui di sabbia che il mare non ha ancora lavato via. Poi, la costa si apre in bocche spaventose, dove le navi si incagliano tra le sabbie, e ancora si allunga in penisole aride, dove sembra non sia mai caduta una goccia di pioggia da che esistano, con piccoli avamposti dai nomi che sanno d’esilio.

Di fronte a quella costa frastagliata, abitata da pochissime persone, si spalanca la foce del fiume-madre di tutti i fiumi, che in Russia chiamano al femminile: la Volga. Che con le sue acque alimenta il più inafferrabile di tutti i mari, il Caspio, dalle acque limacciose, troppo salmastre per essere un lago, troppo chiuse per essere un mare.

Questo tour Kukushka propone una vera e propria spedizione in jeep attraverso le sconfinate regioni occidentali di Kazakistan e Uzbekistan, nella terra tra i due mari: uno che si ritira a poco a poco, di anno in anno, l’altro quasi del tutto scomparso. Mar Caspio e lago d’Aral per chi vive in mezzo al deserto sono inequivocabilmente mari, capaci di sprigionare tutti i potenti immaginari che da questo epiteto conseguono.

Dai mosaici sovietici di Aktau, al misticismo sufi che muove pellegrinaggi in moschee sotterranee, fino alle strabilianti formazioni rocciose, i paesaggi lunari e ai denti di squalo fossili per cui il Mangystau è famoso, questo tour vi condurrà attraverso una frontiera che è solo una linea dritta tracciata nel deserto. Oltreconfine, il paesaggio cambierà lentamente, fino a portarvi a una notte in yurta a bordo di ciò che resta del lago d’Aral, che il lungo Amu Darya non raggiunge più. La yurta è un ponte tra due mondi - e l’unico modo per sopravvivere alle temperature estreme di uno dei luoghi più inospitali e aridi della Terra.

L’acqua del fiume segna invece i limiti della civiltà stanziale, di secoli e secoli. Passata Nukus, col suo regalo inaspettato d’arte sovietica, approderete nella storica Corasmia, una regione-oasi protetta da antiche fortezze ai margini del deserto. Il suo tesoro oggi non sono più la seta e i broccati provenienti dalla Cina, ma la schiavitù di una monocoltura, il cotone, che riempie le pance e prosciuga i terreni.

In pochi luoghi al mondo la drammaticità della crisi climatica e le conseguenze di politiche idriche scellerate si intrecciano così indissolubilmente a paesaggi forse tra i più incantevoli della vostra vita. Questo è il lontano Ovest centroasiatico, questi sono il Mangystau e il Karakalpakstan.

Grazie di cuore a Tommaso Aguzzi per averci gentilmente concesso di utilizzare alcune sue foto del Mangystau.

Il tour in breve

L’Asia Centrale è una regione che sorprende e si apprezza col tempo. Richiede molti sacrifici - i climi estremi, il cibo semplice e poco vario, i luoghi spostamenti, i ritmi intensi e i pochi comfort - ma ripaga con paesaggi leggendari, incontri indelebili e strade polverose che vi sembrerà d’essere i primi a calpestare. È un amore che sboccia silenziosamente, ma dura a lungo. Come la digestione del plov. Ma ne varrà la pena, promesso.

Partecipanti: minimo 7, massimo 12

Intensità viaggio: 5/5

In viaggio con tino mantarro

Tino Mantarro dal 2007 è giornalista di Touring, il mensile del Touring Club Italiano.

È autore di tre libri di viaggio: Nostalgistan (2019, Ediciclo) sull'Asia Centrale, L'attrazione dei passi (2023, Ediciclo) sulle esplorazione montane, E Lisbona svavillava (2024, Bottega Errante) una flanerie a Lisbona alla ricerca della spiegazione della sua luce particolare. Ha collaborato con itinerari e testi narrativi a diverse Guide Verdi Touring (Cina, Lisbona, Romania & Moldova).

Itinerario

0 7/06 partenza dall’italia

  • Partenza libera dall’Italia*

  • *Consigliamo il volo Turkish Airlines da MXP/FCO per SCO via IST, con arrivo alle 6.30 di mattina del giorno dopo (8/6).

1 8/6 Қазақстанға қош келдіңіз!

  • Arrivo all’alba (6.30) con il volo TK278 in partenza da Istanbul alle 1.20 per Aktau.

  • Disbrigo formalità doganali e transfer in città (incluso per chi prende il volo Turkish Airlines).

  • Al mattino, accoglieremo la luce delle zone aride del Kazakistan occidentale con l’esplorazione di una mattinata dell’Aktau sovietica - dall’immancabile Fiamma Eterna ai nostri amatissimi mosaici, fino a più insoliti monumenti al poeta-vate ucraino Taras Shevchenko, agli aerei militari MiG e, come sempre, al vibrante mercato centrale della città.

  • Primo pranzo kazako, obbligatoriamente con panorama sul Mar Caspio. 

  • Pomeriggio più tranquillo, per recuperare la nottata. Un po’ di relax in spiaggia, o esplorazione dei mikrorayon sovietici della città.

  • Pernottamento ad Aktau. 

2 9/6 Avamposti sovietici del lontano ovest

  • Incontro con autista e guida locale per iniziare la spedizione vera e propria in Mangystau.

  • Al mattino, andremo in esplorazione del cimitero monumentale di Aqshuqyr, con una tappa alle spiagge e al villaggio di Kyzylozen.

  • Fort Shevchenko è un nome che evoca assolati scenari da altri secoli - di quando arrivarono le prime spedizioni militari zariste a colonizzare l’immenso ovest centroasiatico, addentrandosi in territori inospitali dove solo le tribù kazake sapevano sopravvivere. Queste coste dove non piove mai furono terra d’esilio del grande poeta ucraino Shevchenko, a cui è dedicato un museo locale.

  • Trasferimento per Bautino con visita alla sua città vecchia.  

  • Notte a Bautino. 

3 10/6 Canyon, necropoli e moschee sotterranee

  • Partenza di primo mattino per capo Zhygylgan nella penisola di Tupkaragan.

  • Esplorazione della “terra caduta”, un’enorme faglia disseminata di massi e da orme di animali preistorici, arrivo al lago di Kozdikara, un lago dalla forma di cuore che si affaccia sul mar Caspio. 

  • Il Caspio non ci lascerà nemmeno per pranzo: mangeremo su un promontorio affacciato sull’immenso lago salmastro, che molti considerano un mare.

  • Ripartenza per la necropoli di Kenty Baba e la moschea sotterranea di Sultan Epe.

  • Camminata nel canyon di Kapamsay, tra nidi d’aquila e grotte rifugio di asceti sufi.

  • Notte in accampamento yurte a Sartas.

4 11/6 fondali oceanici

  • Partenza all’alba per il sito UNESCO di Shakpak-Ata

  • Visita del sito, introduzione al sufismo e alla storia religiosa della penisola.

  • Spostamento verso la Valle di Torysh, luogo alieno con centinaia di formazioni sferiche sedimentarie sparse sul fondale di quello che era l’Oceano Tetide.

  • Pranzo organizzato in un punto panoramico nella valle.

  • In jeep, scenderemo in valle e ci sposteremo verso Sherkala - una formazione rocciosa leggendaria a forma di yurta.

  • Arrivo nel villaggio di Samal e sistemazione in yurta

5 12/6 le Frontiere più remote

  • Breve visita della minuscola cittadina di Shetpe e delle vicine formazioni rocciose di Airakty-Shomanay: passeggiata mattutina tra scenari surreali, circondati da guglie rocciose.

  • Si prosegue per il lago salato di Tuzbair, delimitato dalle frastagliate formazioni bianco gesso dell’altopiano di Ustyurt e infine per la cittadina di Beyneu, importante snodo ferroviario tra l’Asia Centrale e la Russia meridionale. 

  • Notte a Beyneu.

6 13/6 L’altopiano di Ustyurt

  • Partenza nel primo mattino e attraversamento della frontiera tra il Kazakistan e l’Uzbekistan, più precisamente con la repubblica autonoma uzbeca di Karakalpakstan. 

  • Breve sosta nella cittadina di Karakalpakia per un primo incontro e introduzione alla cultura locale.

  • Attraversamento dell’altopiano di Ustyurt fino a un villaggio che ha tutta l’aria di trovarsi letteralmente alla fine del mondo. In effetti, poco ci manca.

  • Pernottamento a Komsmolsk-na-Ustyurte.

7 14/6 Il lago che era

  • Al mattino, visita del villaggio di Kubla-Ustyurt e incontro con famiglie locali.

  • Pranzo tradizionale karakalpako e trasferimento verso le sponde dell’Aral, un tempo il quarto lago più grande del mondo - della superficie della Repubblica d’Irlanda -, oggi in gran parte prosciugato a causa delle politiche agricole scellerate - sovietiche prima e del regime Karimov dopo.

  • Pernottamento in campo yurte sulle sponde dell’Aral.

8 15/6 pronunciare karakalpakstan

  • Dopo cinque ore buone di fuoristrada attraverso l’Ustyurt, raggiungeremo le cittadine di Uchsay e Moynaq, quest’ultima un tempo fiorente porto sul lago d'Aral. Le sponde reali del lago sono oggi lontanissime ed è chiaro che l'acqua a Moynaq non tornerà più.

  • Moynaq è un cimitero di barche e di edifici che non servono più a nulla, e una città che si sta svuotando sia per la mancanza di impieghi, sia per le condizioni di vita che diventano e diventeranno sempre più proibitive: dalle tempeste di sabbia alle malattie respiratorie che i pesticidi depositati sull'ex fondo del lago causano a chi li respira ogni giorno.

  • Visita di Moynaq, del suo triste simbolo che ricorda la presenza del lago e trasferimento per Nukus, capitale del Karakalpakstan. Arrivo nel tardo pomeriggio, dopo un altro lungo transfer su quello che è un ricordo di asfalto.

  • Notte a Nukus.

9 16/6 Arte proibita e mosaici dimenticati 

  • Esplorazione di Nukus, famosa per la collezione d’arte sovietica splendida ed esagerata, curata dalla figura quasi mitica di Igor Savitsky.

  • Ma a Nukus c’è molto di più: un bazaar genuino, piccoli musei regionali e alcuni splendidi mosaici sovietici disseminati per la città.

  • Notte a Nukus.

10 17/6 Le fortezze della Corasmia 

  • Al mattino presto, partenza per Khiva con diverse soste lungo il tragitto, tra le antiche torri del vento zoroastriane e fortezze erose dal vento della storica regione della Corasmia.

  • Non appena, lasciata Nukus, ci rimetteremo in marcia lungo le rive dell’immenso fiume Amu Darya, che da Nukus in poi segnerà un lungo tratto del confine tra Uzbekistan e Turkmenistan, il deserto si trasformerà in una distesa di campi irrigati a cotone, l’oro bianco e la maledizione dell’Asia Centrale.

  • Arrivo a Khiva nel tardo pomeriggio: il tramonto sulla città dalle cupole turchese e le mura color sabbia sarà mozzafiato.

  • Notte a Khiva

11 18/6 le mura di Khiva

  • Giornata interamente dedicata al gioiello più famoso della Corasmia.

  • Più piccola di Samarcanda e Bukhara, Khiva ospita una vera e propria meraviglia architettonica: Itchan Kala, la più grande città fortificata in Asia Centrale. Le sue possenti mura in mattoni d'argilla proteggono tutto ciò che l'archetipica città centroasiatica della Via della Seta doveva avere: moschee spettacolari, mausolei, madrase e ovviamente il bazaar.

  • Notte a Khiva

12 19/6 Lungo la Via della Seta, o rientro in Europa?

  • Giornata libera, con Tino Mantarro a disposizione fino alla ripartenza

  • Il volo consigliato e per cui c’è il transfer incluso da Khiva è quello della Uzbekistan Airways da Urgench delle 23.00 del 19/6, con arrivo e scalo notturno a Tashkent, per poi ripartire alle 15.20 con volo diretto da Tashkent a Milano MXP del giorno dopo. Il pernottamento eventuale a Tashkent è escluso dal tour.

  • Baci, abbracci e cuori spezzati. 

  • Rientro verso l’Europa con volo da Urgench

  • In alternativa, proseguimento del viaggio verso Bukhara e Samarcanda, che possiamo offrire come aggiunta con guide locali e senza la presenza di Tino Mantarro.

Il programma non è vincolante e potrebbe variare anche significativamente per cause di forza maggiore (es. maltempo, chiusure inaspettate e altri imprevisti).

In questa come nelle altre destinazioni dove organizziamo i tour l'imprevedibilità è la norma: trovare un museo chiuso, dover cambiare strada per lavori in corso o una fermata dell'autobus sovietica distrutta non è una rarità e spesso non possiamo prevederlo in anticipo.

I viaggi che organizziamo sono avventure fuori dai circuiti classici del turismo e vanno vissute come tali, accogliendo gli imprevisti come opportunità.

2290€

La quota include

  • Tutti i trasporti (fuoristrada e cittadini) come da programma, dal giorno 1 al giorno 10 inclusi

  • Il transfer da/per l’aeroporto aeroporto per chi vola con Turkish Airlines e riparte con Uzbekistan Airways secondo i voli consigliati nel programma

  • Tutti gli ingressi a musei, parchi o siti menzionati nell’itinerario

  • Tutti gli alloggi*

  • Tutte le colazioni

  • Tutti i pasti (pranzi e cene) eccetto nei centri urbani: Aktau, Nukus, Khiva.

*in zone rurali, la sistemazione potrebbe non essere in stanza doppia con bagno privato come nostro standard ma essere in stanza multipla, in yurta e/o con bagno in comune.

Il nostro valore aggiunto:

  • Tutte le spese, gli approfondimenti e la presenza h/24 di Tino Mantarro come da programma

  • Tutte le spese e l’accompagnamento delle guide locali Kukushka

  • L’assistenza remota h/24 di Kukushka, in caso di necessità

La quota non include

  • I voli aerei
    Non sappiamo da che città vorrai partire o se vorrai aggiungere al tour qualche giorno di esplorazione in autonomia, cosa che consigliamo sempre. Trovi però i voli consigliati a cui è agganciato anche il transfer incluso dall’aeroporto.

  • L’assicurazione sanitaria
    Consigliamo Allianz, Europassistance e IATI.

  • L’assicurazione annullamento viaggio, che è consigliata.
    Alcune assicurazioni sanitarie offrono anche l’opzione annullamento, per esempio IATI e Europassistance.

  • Pranzi e cene ad Aktau, Nukus e Khiva.
    In Asia Centrale i pasti sono molto economici

  • Eventuali mance
    In Asia Centrale si usa lasciare una mancia alla guida e al driver. Suggeriamo 50€ a persona da suddividere tra driver e guide.

  • Tutto quanto non specificato ne "Il viaggio include"

Condizioni

Acconto: 300€ al momento della conferma di prenotazione
Saldo: entro 60gg dalla partenza

Kukushka è una linea viaggi di Soviet Tours.

Il programma riportato in questa pagina corrisponde a un viaggio prodotto, organizzato e gestito in ogni suo aspetto da Soviet Tours di Gianluca Pardelli Einzelunternehmen (Glogauer Straße 32 – D-10999 – Berlin – GERMANIA – tax ID 14/466/02688 – VAT Nr. | USt-IdNr. DE326964370). I dettagli del viaggio sono riportati su questo sito in nome e per conto di Soviet Tours, referente per le adesioni e il pagamento dei servizi di seguito riportati.

I termini e condizioni del servizio sono qui in italiano oppure qui in inglese.

Vi consigliamo caldamente di stipulare una polizza di annullamento viaggio che copra il vostro annullamento del viaggio per cause esterne.

Consigliamo Allianz, Europassistance e IATI, a cui siamo affiliati e abbiamo un 5% di sconto. Tutte e tre le compagnie offrono anche la polizza annullamento viaggio, che in alcuni casi va stipulata in concomitanza con la prenotazione e/o con l’acquisto del volo aereo.

info utili

  • Necessario il passaporto con validità residua di 6 mesi all’ingresso, potrebbe essere accettato anche con soli 3 mesi di validità residua

  • Fuso orario:
    ad Aktau in Kazakistan GMT +5, cioè +3h rispetto all’Italia quando da noi c’è l’ora legale
    in tutto il Kirghizistan GMT +5, cioè +3h rispetto all’Italia quando da noi c’è l’ora legale

Le informazioni più aggiornate sono sempre su Viaggiare Sicuri e su UK Travel Advice

Requisiti

Il viaggio è aperto a tuttы, senza alcuna discriminazione o limiti di età, ma non è adatto ai bambini.

Ciò che ci unisce è la sete di conoscere attraverso l’esperienza, la voglia di immergersi fino in fondo in culture diverse, la capacità di mettere da parte i propri pregiudizi e le proprie paure per ascoltare l’altro per davvero.

Sono poche cose, ma radicali.

I nostri tour hanno ritmi intensi ma sono mediamente confortevoli: abbiamo minivan o mezzi 4x4 (a seconda del viaggio) a nostra disposizione, per ottimizzare i tempi e darci larga flessibilità in termini di deviazioni, visite, soste.

Tendenzialmente alloggiamo in piccoli hotel e guesthouse familiari (a seconda della destinazione), con stanze doppie con bagno privato. A volte, nelle zone remote, le stanze potrebbero essere multiple e i bagni in comune. È richiesta forte adattabilità su questo aspetto.

Le nostre guide locali parlano inglese, più raramente italiano. Una conoscenza basica dell’inglese o del russo è molto utile, anche se non fondamentale: i nostri tour sono sempre coordinati da madrelingua italiano che parlano anche inglese e una o più lingue locali.

Per i pasti, solitamente ci organizziamo con pranzi veloci e senza pretese, e cene più tranquille in trattorie, ristoranti o in guesthouse.

Necessari:

  • Profondo rispetto e interesse per la cultura che incontreremo.

  • Flessibilità e adattabilità: uscire dalla propria zona di comfort è un valore.

  • Comprensione del contesto: viaggiamo lontano e molto lontano dall’Italia, dove cose per noi scontate lì non lo sono.

  • Curiosità: chiedete, ascoltate, interagite

  • Socialità: vivremo ogni esperienza come gruppo unito. Ogni persona contribuirà a rendere il viaggio unico con i suoi interessi, le sue conoscenze e la sua personalità.

Cosa portare:

  • Vestiti comodi, sia caldi sia leggeri, perché attraverseremo climi diversi

  • Scarpe comode o scarponcini con suola con buona presa sul terreno

  • Uno zaino o borsone con spallacci, i trolley non sono adatti ai nostri tour

  • Una torcetta frontale da noi sempre amatissima, sia mai che finiamo a campeggiare in cima a un monte sotto una stellata ♥

  • Poco bagaglio, per rendere più fluidi gli spostamenti

Una lista dettagliata di tutto il necessario verrà inviata al gruppo prima della partenza.

Info voli

I due voli consigliati e con transfer incluso sono i seguenti:

1) Andata su Aktau via Istanbul, con partenza il 7/6 dall’Italia o dall’Europa e partenza da Istanbul all’1.20 di mattina dell’8/6: Turkish Airlines da MXP/FCO per SCO via IST, con arrivo alle 6.30 di mattina.
2) Ritorno con Uzbekistan Airways da Urgench il 19/6 alle 23.00, con scalo notturno a Tashkent e ripartenza il giorno dopo da Tashkent per Milano MXP alle 15.20.